don Francesco Pesce
Gesù aveva appena parlato di riporre la propria fiducia nel Padre, ma subito incontra chi invece ripone la fiducia nel denaro. Gesù ci avverte con parole molto chiare:”Fate attenzione e tenetevi lontano da ogni cupidigia”.”Anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni» ( Lc 12,15). Domandiamoci allora da che cosa facciamo dipendere la nostra vita, le nostre giornate, le nostre scelte. La vita vale per quello che uno possiede (anche legittimamente) o per quello che si condivide? “Stolto! Questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato per chi sarà?»( Lc 12,20). Dobbiamo tutti riflettere circa il rapporto tra la nostra vita cristiana e il denaro. Non dobbiamo vivere la vita come se fosse un valore assoluto., dobbiamo viverla sapendo che essa è limitata nel tempo e solo in Gesù Cristo con la potenza della resurrezione, il limite sarà superato . L’uomo vecchio a poco a poco finisce,dice Paolo. L’uomo vecchio è anche la comunità. Noi oggi sentiamo molto bene la vecchiaia della civiltà europea ad esempio. Non solo ma anche Il mondo intero in un certo senso è vecchio, moribondo. Pensiamo a quello che succede intorno a noi;siamo circondati da violenza e morte che sono entrate anche nelle nostre chiese. La Buona Notizia è però che c’è qualcosa di nuovo che è nato e che supera il tempo e lo spazio. In Cristo per Cristo e con Cristo è nato in noi un uomo nuovo fatto per l’immortalità. La fede ci aiuta a recuperare le fondamenta del nostro essere, il principio e fondamento nel quale siamo stati creati e redenti. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! una beatitudine per tutti, per chi fa fatica, per chi cerca a tentoni, per chi non vede, per chi ricomincia. Grazie a tutti quelli che credono senza necessità di segni, anche se hanno mille dubbi.