E’ una data impressa nella memoria di ciascun italiano quella del 9 Maggio 1978, quando il corpo di Aldo Moro fu ritrovato a Roma , nel bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, a poca distanza dalla sede del Partito Comunista Italiano e da Piazza del Gesù, sede della Democrazia Cristiana.
Il 9 maggio del 1978 un’altra tragica morte ha segnato il nostro Paese. E’ stato ucciso Peppino Impastato, giornalista, che ebbe il coraggio di sfidare il boss Gaetano Badalamenti, con le sue trasmissioni di Radio Aut.
Ricordare oggi quel giorno non è solo dovere di memoria e riconoscenza, ma atto di vita cristiana. Dice una bella preghiera di Colletta: “O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna.” Esprimiamo la fede in Dio che è Padre e non si dimentica dei suoi figli, e per sempre ci ha donato il Figlio e lo Spirito.
Preghiamo per la vera libertà quando, oggi come ieri tanti nostri fratelli sono minacciati nella libertà e per quella hanno pagato un prezzo altissimo. La libertà è minacciata da nemici esterni, dalle mafie di ogni tipo, ma anche interni, come le nostre contraddizioni e i nostri egoismi. Preghiamo perché Gesù ispiri e rinnovi, la nostra vita, il nostro paese con il sogno di Dio, che era prima della durezza del cuore degli uomini.
L’uomo con il sostegno dello Spirito può farcela, può ritornare al Principio. L’uomo sa cosa sarebbe amare, sa che cosa sarebbe una società pacifica, e lo sa perché è tutto già scritto nel suo cuore e perché é creato a immagine e somiglianza di Dio.
Gli uomini della durezza del cuore continuano, oggi come ieri, a crocifiggere Gesù e tanti altri uomini, ma Dio li libera tutti. Noi oggi 9 maggio facciamo ancora una volta il nostro atto di fede, nel Dio di Gesù Cristo vincitore della durezza dei cuori.
Pilato e Caifa sono sempre grandi amici! La storia sembra in mano loro. Ma noi sappiamo, non è così.