ConAltriOcchi blog – 以不同的眼光看世界-博客

"C'è un solo modo di vedere le cose finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" – "There is only one way to see things, until someone shows us how to look at them with different eyes" (Picasso) – "人观察事物的方式只有一种,除非有人让我们学会怎样以不同的眼光看世界" (毕加索)


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Domenica della Parola

Vi annunziamo ciò che abbiamo veduto

Oggi la Chiesa celebra la Domenica della Parola, sul tema:” Vi annunziamo ciò che abbiamo veduto (1Gv1,3). La Chiesa ci chiede di riservare particolare onore alla Parola di Dio. C’è troppo poca Parola di Dio tra di noi, nei nostri linguaggi, nelle nostre conversazioni, nella nostra cultura, nei mezzi di comunicazione, addirittura nella nostra preghiera.

Anche per questo, forse soprattutto per questo noi siamo un po’ prigionieri, e anche schiavi, proprio della nostra cultura, delle nostre parole, dei nostri mezzi di comunicazione, del nostro villaggio possiamo dire.

La parola del vangelo è invece una parola che libera da ogni dipendenza; libera le coscienze.

La Parola di Dio è per tutti ricordava il papa nella omelia di oggi. Il Vangelo ci presenta Gesù sempre in movimento ;i suoi piedi sono quelli del messaggero che annuncia la buona notizia dell’amore di Dio (cfr Is 52,7-8).E così Gesù “allarga i confini”: la Parola di Dio, che risana e rialza, non è destinata soltanto ai giusti di Israele, ma a tutti; vuole raggiungere i lontani, vuole guarire gli ammalati, vuole salvare i peccatori, vuole raccogliere le pecore perdute e sollevare quanti hanno il cuore affaticato e oppresso.

la Parola di Dio, che è rivolta a tutti, chiama alla conversione. Gesù, infatti, ripete nella sua predicazione: «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17). La sua Parola ci scuote, ci scomoda, ci provoca al cambiamento, alla conversione: ci mette in crisi perché «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio […] e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). E così, come una spada la Parola penetra nella vita, facendoci discernere sentimenti e pensieri del cuore, facendoci cioè vedere qual è la luce del bene.

La Parola di Dio, che si rivolge a tutti e chiama alla conversione, rende annunciatori. Gesù, infatti, passa sulle rive del lago di Galilea e chiama Simone e Andrea, due fratelli che erano pescatori. Li invita con la sua Parola a seguirlo, dicendo loro che li farà «pescatori di uomini» (Mt 4,19): non più solo esperti di barche, di reti e di pesci, ma esperti nel cercare gli altri.

Questo è il dinamismo della Parola: ci attira nella “rete” dell’amore del Padre e ci rende apostoli che avvertono il desiderio irrefrenabile di far salire sulla barca del Regno quanti incontrano.

Celebriamo questa giornata nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Cristo unico Salvatore del mondo ci aiuti a ricostituire l’unità tra i cristiani sulla Sua Parola Cristo luce delle genti perché porta la salvezza ci accompagni  con il suo Spirito e ci guidi verso la gioia piena.


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Ecumenismo significa semplicemente Gesù Cristo

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Come ogni anno, a gennaio (18-25), le varie chiese che si riferiscono a Gesù Cristo, tentano di dialogare per conoscere meglio il cammino da percorrere per ritrovarsi fratelli nel confessare la fede che nei vari secoli passati si è pensato bene di rompere, sia per motivi dottrinali, sia per fattori storici. Con conseguenze drammatiche che hanno influito sulla divisione di intere  nazioni, specie in Europa.

Tutti dovrebbero leggere, almeno tra i cattolici, il documento del Concilio Vaticano II  scritto proprio sul tema della comunione nella fede tra le diverse famiglie sorte dagli scismi. Dubito molto che tra che le nuove  generazioni, sia pure interessate, tale documento “Unitatis Redintegratio”, sia mai stato preso in considerazione. Sarebbe tempo di farlo ora!

Per conoscersi, sarebbe utile leggere gli scritti dei Padri delle Chiese Orientali, gli Ortodossi: che cosa ci divide da questi Padri, carichi di santità, di sapienza biblica, grandi apostoli dei popoli dell’ 0riente ? E gli scritti di Lutero e dei Riformatori ? Dov’è oggi la difficoltà a leggere le Scritture, a interpretarle assieme, a leggere i doni dei Sacramenti? Cosa significa difendere la  dottrina che è rimasta astratta, aliena dalla ricchezza della fede popolare?

“Credere” non vuol dire forse confessare Gesù Cristo, che Gesù nella risurrezione è il Signore ? Non è forse questo il cuore del nostro Credo? Che cosa mai ci divide? Il riconoscimento dell’autorità del Papa? Non ha forse detto papa Francesco, che l’autorità di Roma sta nella carità? Non era già stato detto da S. Ignazio di Antiochia all’inizio del II secolo? Forse alla radice della disunione rimane una grossa pigrizia spirituale (assenza dello Spirito) che affonda le origini nel potere delle varie  Chiese.

Ecumenismo significa semplicemente Gesù Cristo. L’uomo moderno che continua ad abbandonare le Chiese, vuole che Cristo sia la sorgente della speranza umana, che sia una verità che si traduce nella carità e nell’amore ai deboli e agli ultimi. Esige che la  fede nella vita eterna sia ora qui manifestata dalla speranza, dalla riscoperta della  bellezza della creazione  e che l’incarnazione sia annunciata come il fine ultimo di un Dio, che nel su Verbo, compie il senso di tutto il cosmo conosciuto nella scienza e bisognoso di compimento. L’al di là, che  noi annunciamo, serve per dare oggi la felicità che Gesù ha descritto con tanta potenza nelle Beatitudini (Mt 5).