ConAltriOcchi blog – 以不同的眼光看世界-博客

"C'è un solo modo di vedere le cose finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" – "There is only one way to see things, until someone shows us how to look at them with different eyes" (Picasso) – "人观察事物的方式只有一种,除非有人让我们学会怎样以不同的眼光看世界" (毕加索)


Leave a comment

Le celebrazioni del Natale in Cina

Le celebrazioni natalizie dei giorni scorsi hanno visto una grande, gioiosa e sentita partecipazione da parte di cattolici in ogni parte della Cina. Tanti di loro ci hanno inviato foto e video per condividere questi momenti, molti dei quali diffusi anche attraverso i social media, e che a nostra volta condividiamo. Sarebbe impossibile riassumere e spiegare in parole l’intensità con cui i cattolici cinesi hanno vissuto questi giorni. Quello che emerge, ancora una volta, è una chiesa viva e giovane, pronta ad accogliere con gioia e amore il Signore che viene. Le foto ci mostrano chiese gremite sia alle Messe della vigilia sia alle celebrazioni del 25 dicembre. Alle celebrazioni liturgiche sempre ben curate si sono anche accompagnati  momenti di festa e convivialità nelle parrocchie e lungo le strade, con le chiese addobbate a festa e i presepi pronti per accogliere Gesù Bambino, come da tradizione portato in processione alla Messa di mezzanotte.

This slideshow requires JavaScript.

A Pechino, il viale che porta all’ingresso della chiesa di Xishiku o Beitang (“chiesa del nord”) è stato decorato con grandi angeli di luce e un imponente albero di Natale. Diverse messe sono state organizzate nel pomeriggio della vigilia fino a sera, per facilitare la partecipazione imponente. Alla Messa presieduta dal vescovo, Mons. Giuseppe Li Shan, la chiesa era piena e ha visto anche la partecipazione di molti stranieri.

This slideshow requires JavaScript.

Il Natale è stato celebrato solennemente anche nelle altre chiese più piccole di Pechino o meno centrali.

This slideshow requires JavaScript.

Nella cattedrale di Haimen (Jiangsu), la Messa della Vigilia è stata presieduta da Mons. Shen Bin. Nell’omelia il vescovo ha detto che la nascita di Gesù Bambino ha avviato una nuova era per l’umanità. Gesù è nato povero e semplice invitando anche noi a uno stile di vita sobrio e dedito all’amore per gli altri, soprattutto le persone più vulnerabili. Mons. Shen ha anche invitato a testimoniare a chi ci circonda la nostra fede, attraverso una vita cristiana.

This slideshow requires JavaScript.

Canti, danze, rappresentazioni, processioni e feste, anche per le strade, a Xi’An e Yan’An (Shaanxi).

This slideshow requires JavaScript.

Ringraziamo di cuore i nostri fratelli e sorelle della Cina per aver condiviso questi momenti e per la testimonianza di fede e di vita che continuano a portare nella  mondo. Restiamo in comunione spirituale con i cattolici cinesi e chiediamo l’intercessione di Maria, Madre di Dio, affinché protegga e custodisca sempre la Chiesa in Cina.

This slideshow requires JavaScript.

©Francesco Pesce/TherAsia onlus


Leave a comment

Celebrati in Cina i 50 anni della pubblicazione della Bibbia del Beato Gabriele Maria Allegra

La scorsa settimana si è tenuto a Pechino un Forum ecclesiale per celebrare il 50mo anniversario della pubblicazione della traduzione in cinese della Bibbia a opera dello Studium Biblicum Franciscanum di Hong Kong (in cinese Sigao Shengjing思高圣经), iniziata e diretta dal Beato Gabriele Maria Allegra, OFM.

Il simposio, organizzato dal Faith Institute for Cultural Studies e dalla Chiesa Cattolica cinese, si è svolto nella giornata del 18 ottobre 2018, presso il Friendship Hotel di Pechino. Vi hanno partecipato vescovi, sacerdoti, religiose e laici, che hanno condiviso esperienze e studi sulla traduzione, l’educazione, la spiritualità, l’evangelizzazione e la pastorale biblica.

La cerimonia di apertura è stata presieduta da Mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’An (Shaanxi), con diversi saluti a partire da quelli di Mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde (Hebei). Entrambi i prelati erano a Roma nelle scorse settimane per partecipare al Sinodo sui giovani – la prima volta per due vescovi della Cina continentale.

Nel suo discorso, Mons. Guo ha ricordato che “Ignorantia Scripturae, ignorantia Christi est” e ha ripercorso il processo di traduzione dell’edizione biblica curata dallo Studium Biblicume il contesto storico della sua pubblicazione. Come è noto, questa edizione – la prima versione cattolica completa della Sacra Scrittura in cinese dai testi originali pubblicata a Hong Kong nel 1968 e autorizzata in Cina nei primi anni ’90 – rimane la più apprezzata e utilizzata dai fedeli.

Erano presenti e hanno partecipato alle varie sessioni diversi seminari da varie parti della Cina, come il Seminario di Pechino, di Shenyang (Liaoning), dello Shaanxi, dello Sichuan, di Jilin, di Sheshan (Shanghai) e dell’Hebei. Diversi sacerdoti e religiose che hanno partecipato sono dediti all’insegnamento della Bibbia in diversi ambiti. Dalla condivisione è emersa una consapevolezza condivisa dell’importanza della Bibbia nella vita della Chiesa, del fatto che “per amare Dio dobbiamo iniziare dalla Bibbia” – come affermato da un sacerdote tra i partecipanti.

Durante il Simposio si è sottolineata la necessità di promuovere maggiormente la lettura della Bibbia, in particolare tra i laici, attraverso gruppi di studio e la Lectio Divina; aggiornare la formazione biblica nei seminari e tra i sacerdoti che operano nelle parrocchie; pensare di creare un gruppo di studiosi della Bibbia, un centro biblico o di formazione biblica; includere maggiormente le concordanze nelle edizioni bibliche; disporre di maggiori risorse in cinese per lo studio della Bibbia; e prestare più attenzione al potenziale dei nuovi mezzi di comunicazione sociale. Alcuni partecipanti hanno reiterato l’apprezzamento per la traduzione del Beato Allegra, una traduzione eccellente, elegante e accurata. Tra le sfide o le difficoltà emerse, sono stati menzionati il fatto che la lingua col tempo cambia e molte espressioni o termini impiegati nella versione dello Studium Biblicumsono oggi caduti in disuso e andrebbero aggiornati. Vi sono poi differenze idiomatiche tra Cina continentale e Hong Kong o Taiwan. Mancano poi traduzioni bibliche nelle lingue delle minoranze etniche in Cina.

La discussione è stata molto attiva e concreta da parte di tutti i partecipanti e si è conclusa con le parole di Mons. Giuseppe Shen Bin, vescovo di Haimen (Jiangsu), appena rientrato dall’Italia, dove ha partecipato all’incontro internazionale Ponti di pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a Bologna. Mons. Shen ha espresso gratitudine ai partecipanti, sperando di mettere insieme la saggezza condivisa da ciascuno per poterla concretizzare in azione attraverso la collaborazione di tutti.

Breve storia della traduzione dello Studium Biblicum Franciscanum

Padre Gabriele Maria Allegra (1907-1976), frate francescano siciliano beatificato da Papa Benedetto XVI il 29 September 2012, è l’iniziatore di questa opera di traduzione biblica. Concepì l’idea dopo aver partecipato a una conferenza a Roma, nella quale si parlava di Giovanni da Montecorvino OFM (1247-1328), missionario in Cina durante la dinastia Yuan (1279-1368), fondata dai discendenti mongoli di Gengis Khan, e la sua traduzione del Nuovo Testamento e dei Salmi in lingua mongola. Apprendendo come una “scossa elettrica” che non vi era ancora una traduzione completa della Bibbia in cinese (mentre i protestanti ne avevano già diverse, comprese le lingue etniche), Padre Allegra iniziò negli anni ’30 il lavoro di traduzione, che portò a termine negli anni ’60. Nel 1961, la traduzione fu pubblicata in diversi volumi a Hong Kong, dove aveva fondato lo Studium Biblicum Franciscanum, per essere coadiuvato da cinesi nell’opera di traduzione. L’edizione in un unico volume, più pratica per l’uso dei fedeli, fu pubblicata nel 1968, il giorno di Natale. La traduzione si basa sui testi originali, non più sulla Vulgataa differenza della maggioranza delle traduzioni precedenti, tutte parziali e in massima parte del Nuovo Testamento, fatta eccezione per la traduzione del gesuita Louis de Poirot (1735-1813), che Padre Allegra conosceva e di cui fece delle foto recandosi alla chiesa del Nord di Pechino (Beitang) dove ne era conservata una copia. Tuttavia, la Bibbia di Padre Allegra non fu autorizzata in Cina continentale prima degli anni ’90. Fino a quel tempo, i cattolici cinesi usavano una precedente versione del Nuovo Testamento dalla Vulgata, di un altro padre gesuita, cinese, Joseph Xiao Jingshan 蕭靜山(1855-1924), pubblicata nel 1922, con diverse revisioni, di cui l’ultima condotta guardando ai testi originali nel 1956. La Cina autorizzò inizialmente la stampa solo del’Antico Testamento della Bibbia Sigao, da accompagnarsi al Nuovo Testamento di Xiao, e successivamente dell’edizione completa. Come emerso dal Forum ecclesiale che si è tenuto in questi giorni a Pechino, la Bibbia di Padre Allegra rimane la più amata e utilizzata dai cattolici cinesi.

Foto:©Francesco Pesce/TherAsia onlus

 


Leave a comment

In comunione con la Chiesa in Cina, siamo una famiglia

Ieri nella nostra parrocchia di Santa Maria ai Monti abbiamo organizzato una Messa solenne per inaugurare le attivitá del nuovo anno pastorale, con la partecipazione di tutti, catechisti, bambini, operatori pastorali, suore e religiosi del rione….La Provvidenza ha voluto che fossero appena arrivati a Romdue vescovi della Cina continentale, che per la prima volta nella storia partecipano al Sinodo, in forza del recente accordo provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, per il quale la nostra comunità ha tanto pregato e speratoLi abbiamo invitati a concelebrare la Messa, presieduta dal Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, e loro hanno accettato con grande gioia.
Per noi che da sempre portiamo nel cuore la Chiesa in Cina, ma anche per tutta la comunitá parrocchiale che ha imparato a conoscere e voler bene a questi nostri fratelli e sorelle “lontani” geograficamente ma cosí vicini nella comunione ecclesiale, la loro presenza tra noi ha reso la festa ancora piú bella . Come Papa Francesco, ci siamo profondamente commossi per aver condiviso con loro la celebrazione dell’Eucarestia nella nostra parrocchia e a Roma. Portiamo anche nel cuore e invitiamo a leggere il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha scritto recentemente ai Cattolici cinesi e alla Chiesa Universale.
I due vescovi cinesi erano Mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’ An (Shaanxi), Mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde (Hebei), quest’ultima diocesi appena eretta dal Santo Padre. Ha concelebrato anche Mons. Leonardo Gomez, Vescovo Emerito di Chiquinquirà (Colombia), che è a Roma per partecipare alla canonizzazione del Beato Papa Paolo VI e di Mons. Oscar Romero, che si terrà in San Pietro il prossimo 14 ottobre. 

This slideshow requires JavaScript.

 

Foto: ©Francesco Pesce/ConAltriOcchi Blog

Dopo una breve omelia del Cardinale, Mons. Yang ha preso la parola e, ispirandosi alle letture del giorno, ha condiviso una breve ma significativa riflessione con la nostra comunitá – la riportiamo di seguito con quale piccola modifica di editing:
Come la famiglia costituita da marito e moglie é sempre unita, cosí é la Chiesa, che é una, santa, cattolica e apostolica. In Italia, in Cina o in altri Paesi, l’amore di Cristo é sempre lo stesso. Papa Francesco, che conosce molto bene la nostra situazione della Chiesa cattolica in Cina, non vuole lasciarci, non vuole separarci dalla Chiesa universale.  Noi aspettiamo sempre che il il Santo Padre possa venire in Cina, che anche voi, il Cardinale, il Parroco don Francesco, tutti voi, sempre vi aspettiamo in Cina! Nell’amore di Cristo, nell’amore di Dio, siamo sempre una famiglia, la Chiesa universale é sempre come una famiglia. Anche se siamo in paesi diversi, anche se nella cultura, nella liturgia e in altre cose c’é una diversitá, la nostra fede, nel Signore, é sempre una. Per questo tutti noi, nell’amore di Dio, nell’amore di Cristo, siamo uniti come una famiglia. Voi avete pregato molto per la Chiesa cinese. Vi ringraziamo per questo, per aver pregato per noi, per aver aiutato la Chiesa in Cina. Anche oggi siamo molto contenti di essere venuti in mezzo a voi, questa é una grande gioia per noi. Vi ringrazio ancora per la vostra preghiera e per tutto l’amore che avete manifestato per la Chiesa in Cina. Vi chiedo ancora un aiuto per questa Chiesa in Cina. La nostra Chiesa é come una bambina, non é molto matura, quindi abbiamo bisogno del vostro accompagnamento, del vostro aiuto e della vostra preghiera, sempre nell’amore del Signore. Grazie a tutti!  
Questa riflessione é stata una perla preziosa donata alla nostra comunitá, che si é aggiunta alle incommensurabili ricchezze che giá possediamo. Tanti parrocchiani e persone di buona volontá hanno animato questa celebrazione. I lettori, il coro e i sacerdoti concelebranti. C’era la presenza significativa dei bambini e dei ragazzi che inizieranno o continueranno il catechismo in preparazione dei Sacramenti, accompagnati dai genitori e dalle loro famiglie. Abbiamo scritto noi le preghiere dei fedeli e un parrocchiano dopo l’altro le ha lette a significare il contributo di tutti e di ciascuno alla vita della comunitá. Altri parrocchiani hanno poi portato i doni all’Altare. Il pane e il vino, ma anche due stole rosse per i vescovi cinesi e un’immagine evangelica fatta dalle suore cinesi per il Cardinale. Alla fine della Messa la processione si é fermata a pregare all’altare laterale dove sono poste le reliquie del Beato Gabriele Maria Allegra, missionario francescano siciliano traduttore della Bibbia in cinese. Per l’occasione avevamo fatto portare anche dalla Rettoria cinese la statua della Madonna di Sheshan, cui i cattolici cinesi sono tanto devoti.
Non c’era modo piú bello di iniziare l’anno pastorale. Un dono della Provvidenza, un dono della Madonna, nel giorno che ricordava la Vergine del Rosario. Maria Regina dei Monti, Regina del Rosario e Regina della Cina prega per noi, per la nostra comunitá e per la Chiesa universale!


Leave a comment

I cattolici cinesi e la devozione a Maria

Oggi la Chiesa celebra la festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria, istituita da Papa Pio XII nel 1944. Qualche anno prima, nel 1942, il Pontefice aveva consacrato il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria. Recita il Vangelo secondo Luca: “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc. 2,19). Nelle apparizioni e nel messaggio di Fatima, la devozione al Cuore Immacolato di Maria è centrale. Il 13 giugno 1917, nella seconda apparizione, la Vergine si riferisce al suo Cuore Immacolato come “rifugio e cammino” che condurrà a Dio.

In questo giorno che celebra questa bella devozione popolare di amore alla Madonna, postiamo alcune foto che abbiamo ricevuto nelle scorse settimane dai nostri carissimi  fratelli e sorelle della Chiesa in Cina, che come da tradizione, per tutto il mese di maggio, si sono recati in pellegrinaggio in diversi santuari mariani. Tra essi anche il santuario dedicato a Maria, Aiuto dei Cristiani, che si trova a Sheshan, a una trentina di chilometri da Shanghai. Papa Benedetto XVI nella sua Lettera ai Cattolici Cinesi (2007) ha indetto una giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, da celebrarsi ogni anno il 24 maggio, appunto festa di Maria Ausiliatrice, invitando i cattolici cinesi a recarsi in pellegrinaggio in questo importante santuario. Oltre a visitare Sheshan, diversi gruppi parrocchiali si sono organizzati per recarsi nei tanti santuari mariani sparsi per la Cina (Fujian, Jiangxi, Shanxi, Shaanxi – vedi foto). Il 12 maggio in particolare, la Chiesa cinese ha festeggiato la festa di Nostra Signora della Cina (中华圣母), che si celebra ogni anno nella seconda domenica di maggio, in coincidenza della Festa della Mamma.

Chiediamo l’intercessione di Maria, Regina della Cina, affinchè vegli sull’amato Popolo cinese e la Chiesa in Cina e li protegga sempre.

This slideshow requires JavaScript.

Foto/Photos: ©Francesco Pesce / ConAltriOcchi Blog


Leave a comment

I cattolici cinesi celebrano la festa di Nostra Signora della Cina

Come ogni anno, alla vigilia della Festa della Mamma – che cade la seconda domenica di maggio – i cattolici cinesi celebrano la festa di Nostra Signora della Cina (中华圣母, letteralmente “Santa Madre della Cina”). Ringraziamo due comunità cattoliche nella provincia dell’ Hebei per averci mandato delle belle foto della celebrazione che hanno svolto oggi.

 

This slideshow requires JavaScript.

 

Secondo la tradizione, nel 1900, durante la rivolta dei Boxer , la Madonna è apparsa nel villaggio di Donglü (Hebei), a circa 150 km da Pechino. I cattolici del villaggio, attaccati dai boxer, invocarono la protezione di Maria, che apparve luminosa e vestita di bianco, e attribuirono la loro salvezza alla sua intercessione. Da quel momento Donglü è diventato un centro di grande devozione mariana. Nel 1908, un quadro della Vergine con in braccio Gesù Bambino, circondati dai fedeli del villaggio, fu posto sopra l’altare della chiesa a rappresentare “Nostra Signora di Donglü”. Il quadro fu poi sostituito da un’altra immagine di Maria seduta su un trono e Gesù Bambino alla sua sinistra, in abiti imperiali. L’immagine è venerata come Maria Regina della Cina (中华之后).

Papa Pio XI riconobbe il santuario di Donglü come luogo di pellegrinaggio e Pio XII approvò la festività di Nostra Signora della Cina nel calendario liturgico, la cui data fu  modificata dopo il Concilio Vaticano II e fissata il giorno prima della seconda domenica di maggio. Il santuario di Donglü fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Una chiesa imponente è stata ricostruita e consacrata nei primi anni ’90.

 

This slideshow requires JavaScript.

  © Francesco Pesce / ConAltriOcchi Blog

 

E’ ormai noto che i cattolici cinesi hanno un grande amore verso la Madonna. Papa Benedetto XVI nella sua Lettera ai Cattolici Cinesi (2007) ha indetto una giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, da celebrarsi ogni anno il 24 maggio, festa di Maria Aiuto dei Cristiani. Nella Lettera il Papa invita i cattolici a recarsi in pellegrinaggio al santuario mariano di Sheshan, vicino a Shanghai, dedicato appunto a Maria Ausiliatrice, e molto caro alla devozione popolare.

Nel mese di maggio, sono tanti i cattolici che  offrono ancora di più gesti di devozione alla Madre di Dio, sopratutto con la preghiera del Rosario e i pellegrinaggi. Condividiamo alcune immagini che ci possono aiutare a capire meglio la devozione mariana in Cina.

 

This slideshow requires JavaScript.

    © Francesco Pesce / ConAltriOcchi Blog 

 

Maria Regina della Cina prega per noi!

1 IMG_8665

 

 

 

 

 

 


Leave a comment

Vivere in Cristo il digiuno e la festa: immagini dalla Chiesa in Cina

Con gratitudine e ammirazione verso i nostri amati Fratelli e Sorelle della Chiesa in Cina, condividiamo alcune immagini che ci hanno inviato da varie diocesi in questi giorni in cui inizia il tempo di Quaresima e ricorre la Festa di Primavera o Capodanno lunare. Sacerdoti e fedeli hanno voluto condividere con noi i momenti della Messa delle Ceneri – il giorno prima della Vigilia del Capodanno. In diverse chiese i fedeli hanno trascorso la Vigilia in  adorazione eucaristica e pregato per il nuovo anno. Alcune immagini ci mostrano sacerdoti e fedeli che visitano gli anziani soli e malati e portano loro doni nei giorni precedenti al Capodanno, “rispettando la pietà filiale” della tradizione cinese ed esercitando le opere di carità cristiana. Tante immagini ci mostrano i festeggiamenti del Capodanno, a partire dalla Messa, le decorazioni nelle chiese e i messaggi augurali, alcuni dei quali con citazioni o contenuti cristiani. Accompagna queste belle immagini una riflessione che ci ha inviato una giovane cattolica, sul significato del digiuno in questo tempo quaresimale. In queste settimane in cui tante notizie circolano sulla Chiesa in Cina, noi continuiamo a seguire e amare il Santo Padre e preghiamo per lui e tutte le sue intenzioni, che facciamo nostre e portiamo nel cuore. Con questo post desideriamo ancora una volta mostrare come  la fede cristiana fiorisca in armonia con la ricchissima e antica cultura cinese, abbia una grande  vitalità e si faccia prossima nell’esperienza della carità.

Yanlina

Inizia la Quaresima; osserviamo pertanto lo spirito del digiuno:

1) Digiuniamo dall’ira e dall’odio: ogni giorno offriamo un gesto d’amore agli altri.

2) Digiuniamo dal giudicare: quando abbiamo la tentazione di giudicare gli altri, ripensiamo prima a come Gesù ha dimenticato i nostri errori.

3) Digiuniamo dalla mancanza di speranza: crediamo alla promessa di Gesù, Che per la nostra vita ha un progetto perfetto.

4) Digiuniamo dal lamentarci: quando abbiamo la tentazione di farlo, ripensiamo a Gesù, che ci ha donato la luce della gioia e offriamoGli gratitudine e lode.

5) Digiuniamo dal rancore e dalla tristezza: cerchiamo di perdonare chi potrebbe averci fatto del male.

6) Digiuniamo dall’infelicità: quando non ci sentiamo felici, ripensiamo a quanto il Signore ci ama e accettiamo tutto con gioia.

7) Digiuniamo dal consumismo: impegniamoci a spendere meno e a donare ai poveri quello che abbiamo risparmiato.

Speriamo che attraverso questo digiuno, possiamo vivere un tempo di Quaresima pieno di pace, amore e gioia, superando le difficoltà con Gesù, nella speranza di condividere con Lui la gioia della risurrezione.

This slideshow requires JavaScript.

 

 


Leave a comment

Celebrare il Capodanno cinese in tempo di Quaresima

Riportiamo una condivisione di un bravo sacerdote cinese su come i cattolici in Cina si preparano a festeggiare il Capodanno lunare, che quest’anno cade il giorno dopo il Mercoledì delle Ceneri, quindi in tempo di Quaresima. I cattolici in Cina continuano a mantenere la propria millenaria cultura e nel contempo a vivere la loro fede cristiana, in piena armonia.

Don Ambrogio, dalla Cina

Tra poco festeggeremo ancora il nuovo anno. Nei centri commerciali e per strada si respira già un po’ di atmosfera della Festa di Primavera (o Capodanno lunare). Come cristiano nato in Cina, sono chiamato a trascorrere una festa autenticamente cinese, ma anche a vivere in Cristo la Festa di Primavera.

Essendo stato sin da piccolo parte della famiglia cristiana, i ricordi della celebrazione del nuovo anno della mia infanzia sono sempre inevitabilmente legati ad aspetti religiosi. Nell’ultimo giorno dell’anno, tutti si riuniscono in chiesa per partecipare alla preghiera e alla Messa presieduta dal Vescovo, la benedizione eucaristica, e il rendimento di grazie. Nello stesso tempo riconosciamo gli errori commessi nel corso dell’anno e chiediamo perdono a Dio.

dog

La Festa di Primavera e’ il primo giorno del calendario lunare. In quel giorno, tutti si scambiano gli auguri per il nuovo anno, anche i cristiani. Noi cristiani, dopo i tradizionali festeggiamenti, andiamo in chiesa per celebrare il nuovo anno con il vescovo e i sacerdoti e scambiarci gli auguri di un meraviglioso nuovo anno di pace nel Signore e di realizzazione dei nostri desideri. Poi celebriamo una Messa solenne di rendimento di grazie.

In questo giorno di benedizione e di gioia, che in ogni famiglia assume il senso della riunione, si parla, si ride e si mangia insieme. Allo stesso modo, nelle famiglie cristiane, si attribuisce grande importanza al significato di questa festa e prima di iniziare a mangiare si prega il Signore affinché benedica il nuovo anno, tutti abbiano il pane quotidiano a sufficienza e a nessuno manchi il lavoro e la felicità in famiglia.

La Festa di Primavera e’ la festività più solenne tra tutte quelle celebrate in Cina. Dura 15 giorni e gli studenti hanno un periodo di vacanza di circa un mese. Tuttavia, il Capodanno lunare non cade ogni anno negli stessi giorni e quest’anno si festeggia il giorno successivo al Mercoledì delle Ceneri. Quindi si tratta di una giornata di festa che cade in tempo di Quaresima.

Il Mercoledì delle Ceneri e’ l’inizio della Quaresima, quindi l’intero periodo del Capodanno lunare coincide con il tempo quaresimale. La Quaresima e’ il tempo di preparazione alla Pasqua. In questo tempo la Chiesa ci invita alla preghiera, la sobrietà, la conversione, la penitenza, l’elemosina e il digiuno…. Tutto questo ci sembra “stonare” con l’atmosfera di festa e divertimento del Capodanno. E’ vero che la strada verso il paradiso e le vie del mondo non sempre si incontrano. Non è che Dio non sia vicino ai sentimenti umani, ma piuttosto le vie del mondo non si fermano in paradiso. I piaceri mondani non superano la prova del tempo, il tempo passa e non lascia nulla, i divertimenti sono destinati a finire. Solo Dio c’e’ sempre, ieri, oggi e per l’eternità.

In questa Festa di Primavera invitiamo Gesù a venire a casa nostra, solo Lui e’ per sempre. Quest’anno, dopo l’imposizione delle ceneri e la vigilia di Capodanno, invitiamo Gesù a venire a casa nostra. Solo Lui e’ per sempre. Quest’anno, dopo l’imposizione delle ceneri e la vigilia di Capodanno, invitiamo Gesù a casa nostra a portare la pace e celebrare nella pace la Festa di Primavera! Come sono meravigliosi i piani di Dio!


Leave a comment

Maria Regina della Cina Nostra Signora di Sheshan

Domenica scorsa papa Francesco alla preghiera del Regina Coeli ha chiesto di unirsi alla preghiera dei cattolici cinesi, nel giorno della festa del 24 maggio nella Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, instaurata da Benedetto XVI.

Nel santuario cinese di Sheshan, dove la Vergine Maria “Aiuto dei cristiani” è molto venerata dai cattolici in Cina, Maria sorregge in alto il suo Figlio, presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto di amore e misericordia. Amore e misericordia sono le strade principali dove il vangelo cammina e si incarna nel grande mondo cinese.

Ogni anno nel santuario pregano migliaia di cinesi soprattutto in occasione della festa di Nostra Signora di Sheshan, che è anche la patrona della Cina.  Papa Benedetto XVI ha scritto  la preghiera alla Vergine di Sheshan, affidandole tutta la Cina. E sempre alla Vergine lo stesso Benedetto XVI aveva affidato la chiesa in Cina nella lettera ai vescovi, ai presbiteri alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa Cattolica nella Repubblica Popolare Cinese, chiedendo che il giorno della memoria liturgica della Madonna di Sheshan, il 24 maggio, diventasse in tutto il mondo giornata di vicinanza e di preghiera per la Chiesa in Cina.

La chiesa dedicata alla Vergine è stata costruita nel XIX secolo e si trova  in cima a una collina a pochi chilometri a sudovest di Shanghai. La devozione a Maria in Cina è sempre stata ed è ancora oggi un fattore determinante di unità nella chiesa.

Chiediamo in questo tempo di Pasqua alle soglie della Pentecoste, allo Spirito di irrompere ancora una volta nella amata Chiesa di Cina. Lo Spirito ci chiama ad una originaria e sempre nuova identità alla quale ci dobbiamo con fiducia abbandonare. Lo Spirito ci dice che Gesù Cristo non è un guardiano di un fortino non è un punto di riferimento del passato, non è lo sgabello di ogni egoismo, anche ecclesiale, ma è garanzia del futuro.

Sappiamo bene che anche nella chiesa in Cina, non esiste futuro senza memoria. La nostra memoria però non può più essere fatta di professioni di fede proclamate con la spada in mano, con la tendenza a scomunicare gli altri che non la pensano come noi.

L’unità della Chiesa in Cina non si può fare secondo un criterio di egoismo e col desiderio di alzare altre barriere, allargando ancora “il fossato di Gerico”. Si fa con il soccorso dello Spirito e la preghiera con Maria. La lingua del cristianesimo è una lingua universale; è una lingua di unità e non di uniformità; Lo Spirito ci insegni a parlare questa lingua universale, anche nella grande nazione cinese.


Leave a comment

I bambini cinesi cantano “Forza Gesù”

In occasione della Visita di Stato del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in Cina in questi giorni, un gruppo di studenti cinesi di scuola elementare si è esibito con una canzone in italiano intitolata “Forza Gesù” dello Zecchino d’Oro.

Come si legge sul sito del Quirinale e riportato dall’account twitter dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, il Presidente Mattarella ha incontrato docenti e alunni della Scuola Elementare del Popolo di Chongqing, città che si trova nella parte centro-meridionale della Cina, con quasi 33 milioni di abitanti. Durante la visita alla scuola, un gruppo di bambini ha accolto il Presidente cantando “Forza Gesù”, una canzone in gara della 53ma edizione dello Zecchino d’Oro, che si è svolta a novembre del 2010. Il brano era cantato da Simone Deiana e come tutte le canzoni della performance canora era accompagnato dal Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. Secondo una rapida ricerca su internet, la canzone è diventata popolare in Cina tramite un video postato su internet relativo a un’esibizione di poco successiva del Coro dell’Antoniano nella Basilica di San Fermo a Verona, in occasione del Natale dello stesso anno. Come riporta Famiglia Cristiana, il video con la canzone sottotitolata in cinese (dal titolo letterale “加油耶稣”) ha registrato un milione e mezzo di visualizzazioni in Cina. La voce solista era quella di una bambina di quattro anni, Francesca. In fondo al post i testi della canzone in italiano e in cinese.

La canzone mostra come i bambini siano consapevoli del male che li circonda e dei loro limiti nel poterlo affrontare. Appare anche la preoccupazione che i bambini hanno quando vedono che gli altri, gli adulti, sono infelici e il desiderio di fare qualcosa per loro. Ma il cuore della canzone è il riferimento a Gesù e non solo il fatto che il bambino veda la preoccupazione di Gesù per il male del mondo e vorrebbe consolarLo. Ma il fatto che l’amore di Gesù può superare il male e rendere il mondo più bello, e la bellezza salvare il mondo. Così un passaggio significativo del testo: “Con l’amore penso si può fare tanto. Per esempio consolare un po’ Gesù. Forza Gesù, non ti preoccupare se il mondo non è bello visto da lassù, con il Tuo amore si può sognare e avere un po’ di Paradiso quaggiù”.

Questa canzone è una piccola goccia in un oceano dove i riferimenti alla fede e ai simboli cristiani vanno scomparendo nelle nostre società occidentali, anche nei contesti dove un tempo erano considerati fondamentali, come ad esempio per l’educazione e i momenti di svago di bambini e ragazzi. A Roma, ad esempio, è molto triste in tempo di Natale vedere solo riferimenti generici alle “buone feste” e dover andare solo nelle librerie cattoliche per trovare biglietti augurali con immagini o rappresentazioni di carattere religioso. Si trovano Babbo Natale e il pupazzo di neve, a volte gli angeli (che però non hanno necessariamente, o nel tempo hanno visto un po’ perdersi, una connotazione cristiana), ma quasi mai la capanna di Betlemme con Gesù Bambino…

Questa canzone è anche una goccia anche nell’immensa Cina, dove la fede cristiana cresce, anche se con difficoltà, chiaroscuri e contraddizioni…Ed è bello che il testo riconosca che Gesù “faccia sognare”. Se i genitori capissero che Gesù è la risposta ai desideri, alle aspirazioni, e alle inquietudini dei giovani, tante infelicità, tanti mali del mondo certamente non esisterebbero. Anche nella grande Cina, dove al galoppante e sorprendente progresso economico e sociale si accompagna un allarmante vuoto di valori spirituali e morali, soprattutto tra le giovani generazioni. Può una fede bella, serena, vissuta nella vita di tutti i giorni, nei propri doveri quotidiani nella società, una fede nella persona di Gesù, che ci rende liberi interiormente e mette il prossimo al centro, “essere una marcia” in più per la grande Cina? Può questa figura di Gesù attrarre i giovani cinesi e rendere la loro vita più bella, più orientata a un benessere economico e sociale che sia più umano, meno individualista e più ricco interiormente e spiritualmente?

Nel diario di viaggio relativo a una delle due recenti tournée cinesi del Piccolo Coro dell’Antoniano leggiamo: “Sentire l’ovazione per ‘Forza Gesù’ o l’ascolto in silenzio della ‘Benedizione a Frate Leone’, pensando al messaggio così universale di quei testi, fa impressione. Abbiamo cantato in Italiano, in Inglese, in Cinese, in Spagnolo, in Francese, in Latino e alla fine tutto era comprensibile e tutto era a misura di bambino”. Qualcuno che segue il Papa più attentamente ricorderà che in occasione della sua visita in una parrocchia romana, i bambini della Prima Comunione avevano cantato per lui la Benedizione di Frate Leone.

Non è la prima volta che “Forza Gesù” è stata cantata in Cina. In internet abbiamo trovato che il piccolo coro filarmonico di Qingdao diretto da maestro Yang Guoqing l’aveva cantata, insieme a un altro testo (“Una stella a Betlemme”). Preghiamo e speriamo però che la scelta di questo testo in un’occasione ufficiale così importante sia un altro piccolo segno di un ponte che si costruisce, tra la Chiesa e la Cina, secondo gli sforzi e le intenzioni di Papa Francesco.

 

TESTO DELLA CANZONE (ITA e CIN)

Forza Gesù

Ogni sera quando prego nel lettino Penso a quello che si vede da lassù, Tutto il male che viviamo sulla terra, Ogni lacrima che scende sale su.

Tu mi dici cosa mai può fare un bimbo, Come può contare piccolo com’è.
Con l’amore penso si può fare tanto Per esempio consolare un po’ Gesù.

Forza Gesù, non ti preoccupare
Se il mondo non è bello visto da lassù, Con il tuo amore si può sognare
E avere un po’ di paradiso
Quaggiù.
Avere un po’ di paradiso
Anche quaggiù,
Avere un po’ di paradiso.

Quando dico la preghiera del mattino Prego per la sorellina ed il papà,
Per la mamma che mi sta vicino
Mi sorride, mi dà gran felicità.

Ma poi penso a tutti quei bambini Che non sono fortunati come me, Senza amore si cresce con fatica Che dolore tutto questo per Gesù.

Forza Gesù, non ti preoccupare
Se il mondo non è bello visto da lassù, Con il tuo amore si può sognare
E avere un po’ di paradiso quaggiù.

E’ importante la preghiera di un bambino, E’ importante perché nel suo cuore ha
La bellezza che al Signore dà un sorriso, La bellezza che il mondo salverà.

Forza Gesù, non ti preoccupare
Se il mondo non è bello visto da lassù, Con il tuo amore si può sognare
E avere un po’ di paradiso
Quaggiù.
Avere un po’ di paradiso
Anche quaggiù,
Avere un po’ di paradiso
Anche quaggiù!

         加油耶稣

每夜我都在小床上默默回顾经历那位多少的祝福
也许地上难免仍有许多痛苦
每滴眼泪他都为我们细数
人说小孩去做不可能会成功
怎能指望小孩去完成圣工
我想有爱的话就有能力传送
比如安慰耶稣让他更轻松
加油耶稣 请你不要担忧
  即使从天上看这世界很陈腐
  有你的眷顾 梦拉开帷幕
  天堂的一角可以落户 此处
天堂的一角可以落户 地上此处
天堂的一角可以落户
清晨我的祷告向他心意倾吐
为妹妹还有我地上的生父
陪伴妈妈一同祈祷很幸福
她的微笑让我心里很满足
想起许多小朋友在世界各处
他们并非和我一样的幸福
没人关爱的他们成长艰苦
这对耶稣来说他也很伤楚
加油耶稣 请你不要担忧
  即使从天上看这世界很陈腐
  有你的眷顾 梦拉开帷幕
  天堂的一角可以落户 此处
即便一个小孩祷告也很重要
因为他的心中有一份美好
这份美好传递给主一个微笑
这份美好可以拯救这世道
加油耶稣 请你不要担忧
  即使从天上看这世界很陈腐
  有你的眷顾 梦拉开帷幕
  天堂的一角可以落户 此处
天堂的一角可以落户 地上此处
天堂的一角可以落户 就在此处

 

 


					
		
	


Leave a comment

La Chiesa in Cina prega per l’Italia colpita dal terremoto

Tanti messaggi di solidarietà ci sono arrivati in questi giorni da diversi cattolici che vivono nella Repubblica Popolare Cinese. Per avere informazioni più specifiche su come fosse la situazione, se vi fossero vittime, o semplicemente per esprimere una parola di vicinanza e assicurare la preghiera della Chiesa in Cina per l’Italia. “Non possiamo dimenticare quanto l’Italia e tanti Paesi in Europa hanno fatto per noi” – ci dice un sacerdote dal Nord della Cina. E nel sito di Xinde (“Faith”), organo di stampa cattolica con base a Shijiazhuang, capitale della provincia dell’Hebei, fondata da padre Giovanni Battista Zhang, appare stamattina ora italiana un articolo che informa sulla situazione del terremoto (http://www.chinacatholic.org/News/show/id/36608.html). Dice che anche Macerata, che ha dato in natali a Matteo Ricci, è tra le zone interessate dal sisma, e cita i comuni più colpiti di Ussita e Visso. Ma la cosa più significativa è l’invito ai cattolici cinesi a pregare per le popolazioni italiane colpite dal sisma. Già ad agosto dopo il terremoto ad Amatrice, i cattolici cinesi si erano dati da fare e avevano perfino raccolto fondi per l’Italia tramite Jinde Charities, ONG cattolica fondata sempre da padre Zhang, inviandoli tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum, organo preposto alla carità del Papa (ora confluito nel nuovo dicastero dello Sviluppo Umano Integrale).

L’articolo poi si sofferma a ricordare la straordinaria figura di Padre Matteo Ricci, nato a Macerata nel 1552 ed “entrato nella Compagnia di Gesù il giorno dalla Festa dell’Assunzione di Maria nel 1571”. Nel 1583 arriva in Cina con il confratello Michele Ruggeri e a Zhaoqing fondano la prima stazione missionaria nel Paese. Dopo vari tentativi e peripezie, nel 1601 Ricci riesce finalmente ad ottenere il permesso dall’Imperatore e fermarsi a Pechino.

Continua l’articolo sottolineando che Matteo Ricci “è stato uno dei primi pionieri della missione cristiana in Cina”. Contribuì a portare nel Paese molte conoscenze anche di carattere scientifico. “Assunse un atteggiamento di apertura nei confronti della cultura e dei costumi tradizionali cinesi, permettendo ai convertiti cinesi di praticare il culto al Cielo (‘tian’), agli Antenati e a Confucio”. Indosso’ le vesti dei letterati cinesi e il suo “metodo missionario” è stato seguito anche successivamente dai gesuiti.

Citando un discorso tenuto da San Giovanni Paolo II ai partecipanti a un convegno in onore del celebre gesuita italiano (http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/2001/october/documents/hf_jp-ii_spe_20011024_matteo-ricci.html), l’articolo aggiunge che “Padre Matteo Ricci si fece talmente ‘cinese coi cinesi’ da diventare un vero sinologo, nel più profondo significato culturale e spirituale del termine, poiché nella sua persona seppe realizzare una straordinaria armonia interiore tra il sacerdote e lo studioso, tra il cattolico e l’orientalista, tra l’italiano e il cinese”.

Anche il Presidente cinese Xi Jinping ha parlato in alcune occasioni della storia di contatti tra Cina e Italia, come riporta Xinde: “Cina e Italia sono tradizionalmente legate da una lunga  amicizia. I nostri due Popoli sono fieri delle loro antiche civiltà, si apprezzano reciprocamente e hanno imparato l’uno dall’altro. Marco Polo e Matteo Ricci, nella storia degli scambi culturali tra oriente e occidente, hanno svolto un ruolo molto importante”. L’agenzia stampa cattolica continua riportando la “storia di Matteo Ricci e Hangzhou/Suzhou”, raccontata dal Presidente Xi durante il G20, che si è tenuto a inizio settembre nella città di Hangzhou, provincia del Zhejiang. “L’italiano Matteo Ricci e’ arrivato in Cina nel 1583. Nel 1599 raccontava: “in alto c’è  il paradiso, in basso ci sono Hangzhou e Suzhou”.

Dopo queste belle considerazioni sull’amicizia di popoli e civiltà e sul contributo che la Chiesa può dare per la comprensione reciproca e la pace, l’articolo invita nuovamente i fedeli a pregare per le vittime del terremoto, “perché nella preghiera possiamo stare più uniti”. Un grazie ancora e di cuore ai nostri amati fratelli cinesi, per la testimonianza luminosa della loro fede in Cristo!