Commento al Vangelo Gv 16,12-15 nella Solennità della Santissima Trinità
Don Francesco Pesce
La Solennità della Santissima Trinità ricorre ogni anno la domenica dopo Pentecoste e fu introdotta nella Liturgia nel 1334 da papa Giovanni XXII. Ci ricorda che Dio è Amore, un mistero di salvezza realizzato dal Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo.

Nell’Angelus del 2009 Benedetto XVI descrisse in questo modo il mistero: “Quest’oggi contempliamo la Santissima Trinità così come ce l’ha fatta conoscere Gesù. Egli ci ha rivelato che Dio è amore “non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza” (Prefazio): è Creatore e Padre misericordioso; è Figlio Unigenito, eterna Sapienza incarnata, morto e risorto per noi; è finalmente Spirito Santo che tutto muove, cosmo e storia, verso la piena ricapitolazione finale. Tre Persone che sono un solo Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore, lo Spirito è amore. Dio è tutto e solo amore, amore purissimo, infinito ed eterno.[…] La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l’amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati.”
Più che la comprensione del mistero trinitario, a noi spetta l’imitazione della vita di Gesù, la sua incapacità di vivere chiuso in sé stesso, la sua comunione con il Padre. A questo ci guida l’azione dello Spirito in noi.
“Lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”, ci ricorda il Vangelo di Giovanni (Gv 13,16)
La verità che ci salva è che Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio. Dio ha amato, e continua ad amare; il tempo dell’Amore di Dio è un oggi perenne. La Verità è la Buona Notizia che dobbiamo sempre dirci gli uni, gli altri, specialmente nelle ore della tristezza e della sofferenza. Noi non siamo cristiani perché amiamo Dio. Siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama.
Noi non crediamo a quella falsa immagine di un Dio punitivo e cattivo che ci assedia pe regolare i conti con noi.
Non crediamo neanche ad un mondo malvagio che è contro Dio. Il mondo è il luogo per scoprire, con fatica certamente, ma con sempre nuove possibilità, Il Dio di Gesù Cristo rivelatore del Padre che dona il Suo Spirito a sostegno di ogni debolezza, verso la pienezza della verità.
Che cos’è la verità nel Vangelo di Giovanni? Il termine greco alētheia è simile al termine mystērion in Paolo. E’ l’essenza della nostra vita, là dove convivono amore e dolore, dove Dio e l’uomo si guardano faccia a faccia. La verità è una persona, Gesù Cristo. Fare la verità significa lasciarsi amare da Gesù che sta accanto a noi ogni giorno.
Camminiamo con fiducia nelle strade del mondo ascoltando con la forza dello Spirito la voce di Gesù che viene a rivelarci il vero nome di Dio, Padre nostro che sei nei cieli, e non padrone nostro che ti rende schiavo , o giudice nostro che sta nel confessionale che ti rende eterno imputato.
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