ConAltriOcchi blog – 以不同的眼光看世界-博客

"C'è un solo modo di vedere le cose finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" – "There is only one way to see things, until someone shows us how to look at them with different eyes" (Picasso) – "人观察事物的方式只有一种,除非有人让我们学会怎样以不同的眼光看世界" (毕加索)


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Ospitare e ascoltare: il cuore del Vangelo che ci rende liberi

don Francesco Pesce

Un tema centrale della spiritualità cristiana è senza dubbio l’«ospitalità». E’ un tema sacro  per tutte le religioni e per tutte le culture. Nel  NT in Eb 13,2 leggiamo: «Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli». La civiltà post moderna in particolare in occidente ha perso il senso sacro  dell’ospitalità perché ha reso  economico  ogni aspetto della nostra vita, compreso i rapporti tra le persone, basando tutto  sulle regole del mercato e del profitto;le regole però non sono frutto di una condivisione,ma  sono decise  da chi parla di libero mercato,ma in realtà è padrone assoluto  del mercato. Aggiungiamo poi  una  corruzione sistematica ed ecco allora sacche privilegi che usano il mercato per gli interessi di pochi a scapito dei molti.In questo contesto, l’ospite è diventato un semplice turista, su cui soltanto guadagnare.Nel vangelo Gesù entra in un villaggio nella casa di amici e ci da il senso profondo della ospitalità. “Entrò in un villaggio”. Il “villaggio” è il luogo attaccato alla tradizione, al passato. Il villaggio era quello che“l’accampamento”rappresentava nell’Antico Testamento, luogo dove  le  appartenenze sono divenute schlerotizzate e privilegiate, in cui ogni novità è vista con sospetto, ogni forestiero è già nemico.

Una donna, di nome  Marta ospitò Gesù nella sua casa, racconta l’evangelista Luca. “Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola”.Maria si mette nella posizione del discepolo verso il maestro. Come San Paolo che racconta negli Atti di essere stato istruito ai piedi di Gamaliele. Maria quindi riconosce Gesù come Maestro. Maria,però non potrebbe fare questo. E’ una donna e le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini.Leggiamo ad esempio nel Talmud che  “le parole della legge vengono distrutte dal fuoco piuttosto che essere insegnate alle donne”.  Maria qui sta compiendo  qualcosa di clamoroso.Trasgredisce una delle leggi fondamentali insegnate dalla Tradizione. 

“Tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”. Cosa non può essere tolto ad  una persona? Pensiamo che purtroppo a volte  può essere tolta persino la vita ad una persona. Perché Gesù dice che Maria ha scelto una cosa migliore che non può esserle tolta? La risposta è che Maria ha scelto la libertà, attraverso la disobbedienza alla legge. Ecco un altro tema fondamentale, la libertà. Il sovrano può concedere la libertà, ma può anche toglierla in qualunque momento.Questo vale per le persone e come ci insegna la storia vale anche per popoli interi. Quando però la libertà è frutto di una conquista personale, frutto del  coraggio di trasgredire regole della tradizione e della religione, che umiliano  come in questo caso la dignità della donna, allora quando uno conquista questa libertà nessuno gliela può togliere. Gesù ci chiama a questa libertà; non ci chiama  a scegliere una vita contemplativa o una più attiva, perchè la vita è una sola. Gesù ci chiama a fare la scelta della libertà, in particolare la libertà di ascoltare la Sua Parola, e di metterla in pratica in una concreta e solidale apertura agli altri, specialmente verso chi bussa alle nostre porte, scappando dalla guerra e dalla fame. Ospitalità e Libertà sono cose sacre, nessuna religione o istituzione può interferire con esse, perchè si metterebbero contro Dio e contro l’uomo.


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“Migranti e rifugiati ci interpellano”

Oggi la Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Per noi cristiani, l’accoglienza è un sacro dovere di ospitalità. Pensiamo ad Abramo, che accoglie i tre uomini alle Querce di Mamre (Gn 18,1-15), immagine della Trinità; pensiamo ancora che, praticando l’ospitalità, possiamo aver “accolto degli angeli senza saperlo” (Eb 13,1). Oggi sembra che la paura prenda il sopravvento – e si può in parte capire, vedendo quello che sta succedendo nel mondo. Il cristiano sa bene che la storia degli uomini è spesso una “povera” storia, fatta di sangue, di guerre, di paure, di egoismi, di chiusure, di muri e di fili spinati. Però al contempo crede che la storia è una storia della salvezza, guidata dalla Provvidenza, compiuta dal Bambino di Betlemme, anche Lui costretto a fuggire e cercare riparo in terra straniera. La politica cerca di affrontare questo “esodo biblico” dei nostri giorni, ma spesso rimane imbrigliata nelle logiche di destra o di sinistra. Come ci ricorda Don Primo Mazzolari, invece noi – specialmente i cristiani – dobbiamo guardare “in alto”, compiere passi coraggiosi e profetici di fraternità e costruire una pace non più fondata sulle armi, ma sul rispetto della dignità di ogni persona.