Papa Francesco si recherà domani in visita apostolica in Asia. il Pontefice si recherà prima in Myanmar, dal 27 al 30 novembre, e poi in Bangladesh, dal 30 novembre al 2 dicembre. Un viaggio quindi breve, durante il quale il vescovo di Roma visiterà la città di Nay Pyi Taw, capitale del Myanmar dal 2006, e la vecchia capitale Yangon, e successivamente la città di Dakha, capitale del Bangladesh.
E’ la prima volta che un papa si reca in Myanmar, Paese a maggioranza buddhista, che segue prevalentemente la più antica tradizione Theravada. I cristiani costituiscono circa il 6 percento della popolazione e i cattolici circa l’1 percento. Il Myanmar (ex Birmania) è più noto in occidente attraverso la figura di Aung San Suu Kyi, Nobel per la Pace, attualmente Ministro degli Esteri del Paese. Recentemente, notizie dal Myanmar sono rimbalzate anche sui media occidentali circa le violazioni dei diritti umani perpetuate secondo l’ONU contro la minoranza musulmana dei Rohingya, costretti a fuggire e cercare riparo in Bangladesh. Papa Francesco ha più volte fatto un appello a venire in aiuto a queste popolazioni.
Prima di Francesco, San Giovanni Paolo II visitò il Bangladesh il 19 novembre del 1986 come parte di un più lungo pellegrinaggio apostolico che comprendeva anche Australia, le isole Fiji, la Nuova Zelanda, le Seychelles e Singapore. Durante questo viaggio, il Pontefice celebrò una Messa con ordinazioni sacerdotali e tenne un discorso a vari esponenti della Chiesa Cattolica nel Paese. Incontrò anche una Delegazione della Chiesa in Birmania.
Il Bangladesh è un Paese a maggioranza musulmana, che ha ottenuto l’indipendenza attraverso una secessione dal Pakistan orientale nel 1971. E’ tra i Paesi con la più alta densità di popolazione al mondo. I cristiani sono circa lo 0,5 percento e i cattolici lo 0,3. Nel Concistoro del 19 novembre 2016, Papa Francesco ha creato il primo cardinale del Bangladesh, nella persona di Mons. Patrick D’Rozario, Arcivescovo di Dakha.
Anche questo si presenta come un viaggio all’insegna della Chiesa in uscita, verso le periferie geografiche oltre che esistenziali, cui ci ha ormai abituato Papa Francesco. Torna in Asia, dopo i viaggi apostolici nella Repubblica di Corea (2014), e Filippine e Sri Lanka (2015), oltre che in Terra Santa e Turchia (2014) e in Asia centrale – Armenia, Azerbaigian e Georgia (2016).