Mons Francesco Pesce
A coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. Mi hanno molto colpito queste parole di papa Francesco scritte come conclusione del Suo breve testamento.
In questi giorni di dolore e di attesa mi domando chi gli ha voluto bene veramente.
Forse quei prelati, leaders delle varie associazioni ecclesiali, giornalisti, che stanno affollando i salotti televisivi, che fanno a gara cercando nuovi posizionamenti, e con rapide e ridicole prese di distanza da parole e gesti, vorrebbero tirare la volata ad un loro candidato al soglio di Pietro? Non direi proprio.
Forse gli hanno voluto bene i cosiddetti “amici” che lo hanno circondato per ottenere qualcosa per sé e per la loro cricca, denari, nomine, visibilità? Non direi proprio.
Forse alcune autorità della politica e della economia che di giorno si inchinavano e la sera lo sbeffeggiavano? Non direi proprio.
Il voler bene è una cosa per persone serie. Non possiamo dimenticare che l’annuncio Pasquale è ancorato al volersi bene tra Pietro e Gesù e che il Primato dell’Amore conferito a Pietro avviene “quando ebbero mangiato”, dunque una conseguenza dell’Eucarestia che così diventa anche la sorgente del ministero di Pietro: “Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli” (Gv 21,15-16). Il Papa ha la responsabilità dell’amore senza confini fino al dono di sé nel servizio fino alla fine, e così papa Francesco ha testimoniato fino all’ultima ora.
Sappiamo che dopo Pasqua Pietro e gli apostoli furono frustati. Oggi il potere anche quello religioso non usa le fruste, ha mezzi più efficaci e percuote anche il papa attraverso quelli che non accettano di cambiare il loro stile di vita i loro privilegi e il loro lobbismo, fondamentalmente perché non gli hanno voluto bene.
Chi gli ha voluto bene? Chi gli ha voluto bene veramente, sapendo quindi accettare i limiti personali, gli errori, le idee diverse che fanno parte della natura umana? Un popolo intero gli ha voluto bene.
Un popolo che ha riempito piazza San Pietro e le piazze di tutto il mondo; un popolo che è sceso nelle strade di Roma per dargli l’ultimo saluto.
Gli ha voluto bene Maurizio che quando fu pubblicata Amoris Laetitia mi disse piangendo:” allora anche per me che sono divorziato c’è una speranza, anche io posso ricominciare”. Ne ho conosciuti moltissime di persone come Maurizio; non avevano pretese, ma desiderio di camminare nella fede.
Gli ha voluto bene la signora Rosa che nella sua vecchiaia di solitudine mi raccontò quando sentiva il papa parlare degli anziani:” non mi sento più sola e da buttare come una scarpa vecchia”
Gli ha voluto bene anche Angela una adolescente che un giorno a catechismo mentre gli parlavo di Evangeli Gaudium disse così:” che belle queste parole, mi danno serenità e gioia”.
Gli ha voluto bene la Madonna che ora veglia su di lui nell’attesa della resurrezione.
Grazie di cuore papa Francesco. Anche io voglio bene al papa (Primo Mazzolari 1942)