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"C'è un solo modo di vedere le cose finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" – "There is only one way to see things, until someone shows us how to look at them with different eyes" (Picasso) – "人观察事物的方式只有一种,除非有人让我们学会怎样以不同的眼光看世界" (毕加索)

Santa Teresina di Lisieux: “Tutto è grazia”

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Don Enrico Ghezzi

Proponiamo il testo trascritto dell’omelia di don Enrico Ghezzi (1938-2021) – allora parroco a San Vigilio a Roma – condivisa nella Messa domenicale del 1 ottobre 2006, nella Memoria – oggi come allora – di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Siamo certi che queste parole potranno aiutare la riflessione intorno a Santa Teresina, proclamata Patrona delle Missioni, pur non essendo mai uscita dal Carmelo, a significare che la missione è prima di tutto radicata nella preghiera e nella contemplazione e che è Dio la fonte e il culmine dell’agire cristiano e missionario. Dopo la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha annunciato che il prossimo 15 ottobre sarà pubblicata un’Esortazione apostolica sul messaggio di Santa Teresina, che ha definito “la santa della fiducia”.

Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo inaugura la vita spirituale intesa come “infanzia spirituale”, cioè il ritorno all’ “innocenza”. Lei ha vissuto e incarnato sulla Via di Gesù l’invito evangelico: “Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli” (Mt 18,3). 

Cosa significa questo? Nel corso della sua vita e predicazione, Gesù insiste spesso sulla necessità di diventare piccoli, cioè di abbandonarsi nel cuore del Padre, come fanno i bambini con i genitori. Ma come “diventare bambini”?

Dice il Vangelo di Giovanni: “Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” (Gv 1,18). Gesù è costantemente rivolto verso il seno di Dio, il Padre. Padre Ignace de la Potterie ci ricorda l’intimità di Gesù, il Figlio Unico, sempre rivolto verso il cuore del Padre”, ricordandoci l’immagine di Gv 13,25, dove Giovanni, il discepolo amato, durante la cena pasquale, si reclina sul petto di Gesù.

Perciò, innocenza spirituale significa “abbandonarsi, come Gesù, nel seno, nel cuore di Dio. Gesù è colui che ci porta nel cuore di Dio, il Padre.

Dice ancora l’evangelista Giovanni: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” (Gv 1,4). L’infanzia spirituale – che potremo anche considerare un po’ come la povertà di spirito di cui ci parla il Vangelo – partorisce e genera in sé lo splendore della bellezza, dell’ingenuità propria dell’innocenza. L’innocenza è luce, come emerge nelle vite di santi e testimoni della fede come Teresina, Francesco e Chiara, Edith Stein, Charles de Foucault, Papa Giovanni, Madre Teresa…

I santi vivono – da adulti – l’innocenza della luce; in loro la vita è splendore e grazia. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo ha detto: “Tutto è grazia”, che significa: tutto è luce di Dio in me.

L’opacità – che potremmo definire come l’egoismo e l’indifferenza – spegne in noi i doni della vita, la luce che ci viene donata dalla “Vita” stessa che è la vita di Dio che vive nel Verbo incarnato che è Gesù, e che Gesù ci comunica. L’innocenza è la comunione stessa della vita di Dio in noi, trasmessaci da Gesù.

Nel bambino vediamo l’esplosione della vita: la scoperta, la meraviglia, lo stupore, la gioia. L’innocenza è gioia, gratuità. L’innocenza è vivere l’impossibilità di pensare e fare il male, come abbiamo visto in Gesù, e in tanti santi come Teresa di Lisieux. 

Dice Gesù a Nicodemo: “Se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio” (Gv 3,3). Ecco il “genio” di Gesù, che afferma la necessità di diventare bambini per entrare nel Regno di Dio. Per i cristiani, acqua e spirito sono lo “strumento” per “rinascere dall’alto”; essi costituiscono il dono del Battesimo: il Battesimo ci fa “rinascere” a vita nuova, rigenerata, santificata. È una nuova vita perché è la stessa Vita di Dio (cioè luce) che è la vita in Gesù, il suo Spirito donato a noi. Il Battesimo fa rinascere non più nella carne, ma nello Spirito Santo che è la Vita e l’Amore di Dio. Il Battesimo è il Sacramento della nuova vita, della vera gioia e quindi della nuova innocenza. È la vera giovinezza perché ci fa nascere nello Spirito. 

La storia di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo – come di tutti Santi – è la storia del Battesimo vissuto con la novità che Gesù opera nella vita e nella storia attraverso lo Spirito. È essere rigenerati in Gesù e nel suo eterno Spirito di grazia, di luce, di amore, di purificazione, di dono.

Author: ConAltriOcchi

"C'e' un solo modo di vedere le cose, finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" (Picasso)

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