Dopo essere arrivato questo pomeriggio a Fatima e aver pregato alla cappella delle apparizioni, Papa Francesco è tornato in serata al popolare santuario per la benedizione delle candele e la recita del rosario, secondo quanto indicato dal programma ufficiale del Vaticano.
Il pellegrinaggio del Papa avviene in occasione del centenario delle apparizioni della Vergine ai tre pastorelli – i beati Giacinta e Francisco, che saranno canonizzati domani – e suor Lucia, l’ultima veggente di Fatima scomparsa nel 2005 a 97 anni. Appena arrivato nel santuario, di nuovo il pontefice si è fermato in silenzio e preghiera di fronte alla piccola e amata statua della Madonna, nella cappellina del santuario che ogni anno accoglie milioni di pellegrini da tutto il mondo. Quello stesso luogo dove in quel lontano 13 maggio 1917 la Vergine è apparsa a tre semplici bambini, che oggi è gremito da una folla immensa di pellegrini.
Il Papa ha poi presieduto il rito della benedizione delle candele, accompagnato dal canto del coro. La spianata del santuario è gremita di pellegrini, che ancora nella tarda serata continuano ad arrivare nella piazza. “Se vogliamo essere cristiani dobbiamo essere mariani” – dice Papa Francesco all’inizio del suo saluto. Secondo Francesco, dobbiamo riconoscere il legame provvidenziale che unisce la Madonna a Gesù e ci apre la via che ci conduce a Lui. Quando recitiamo il rosario in questo luogo benedetto e in ogni altro luogo, “il Vangelo riprende la sua strada nella vita di ognuno, delle famiglie e del mondo” – continua il Papa. Francesco ci invita a essere pellegrini con Maria, “maestra di vita spirituale”, la prima che ha seguito Cristo lungo la via stretta della croce donandoci l’esempio.
Come non si stanca di ricordarci dall’inizio del pontificato, il Papa ci esorta ad “anteporre la misericordia al giudizio”. Ma precisa che la misericordia di Dio non nega la giustizia, perché Gesù ha preso il nostro peccato su di sé, pagando per noi sulla croce. In questo modo – continua Francesco – nella fede che ci unisce alla croce di Cristo siamo liberi dai nostri peccati. Mettiamo dunque da parte ogni forma di paura e di timore perché “non si addice a chi è amato”. Ci ricorda con forza, ancora una volta, Francesco: “Dio perdona sempre, perdona tutto”. Presi per mano dalla Vergine Madre e sotto il suo sguardo possiamo cantare con gioia “le misericordie del Signore” e ciascuno di noi può gioire nel Signore, per la misericordia che ha avuto verso tutto i tuoi santi, l’intero popolo, e che è arrivata anche a me.
Una folla silenziosa alla luce delle candele appena benedette dal Papa recita ora il Santo Rosario, dopo il quale verrà celebrata la Messa, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. Domani in mattinata il Papa celebrerà la Messa durante la quale Giacinta e Francisco verranno proclamati santi.