Questo anno sono 500 anni della Riforma luterana. Papa Francesco a fine Ottobre è stato a Lund, in Svezia, per commemorare, insieme alla Federazione luterana mondiale, per questo importante anniversario. In un’intervista rilasciata al gesuita svedese UlfJonsson, e pubblicata dalla Civiltà cattolica, papa Francesco mette in rilievo gli aspetti positivi della Riforma, sottolineando in particolare due parole. “Scrittura”,perché Lutero, per primo ha tradotto la Bibbia in lingua vernacolare e dice il papa “ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo”. L’altra parola è “riforma”:“All’inizio quello di Lutero era un gesto di riforma in un momento difficile per la Chiesa”, dice ancora il papa. L’ecumenismo sottolinea il vescovo di Roma deve essere un continuo“andare, camminare insieme! Non restare chiusi in prospettive rigide, perché in queste non c’è possibilità di riforma”.
La Commissione luterano-cattolica sull’unità ha computo in questi anni un lavoro eccellente per arrivare insieme a questa commemorazione. Il suo rapporto intitolato, “ Dal conflitto alla comunione” dichiara che “entrambe le tradizioni si accostano a questo anniversario in un’epoca ecumenica, con i risultati di cinquant’anni di dialogo al loro attivo, e con una rinnovata comprensione della loro storia e della loro teologia”.
Separando gli aspetti controversi, dai progressi teologici della Riforma, i cattolici raccolgono gli stimoli di Lutero per la Chiesa di oggi, riconoscendolo un “testimone del vangelo” (Dal conflitto alla comunione n. 29). Per questo dopo tanti secoli di contrapposizioni anche sanguinarie, oggi nel 2017 per la prima volta nella storia i cristiani luterani e cattolici commemoreranno insieme l’inizio della Riforma.
Anche con i fratelli ortodossi il cammino sta vivendo una primavera della storia. In questo nuovo clima e con questi concreti passi si vive il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani scelto per quest’anno: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione” (cfr. 2 Cor 5, 14-20). Questo versetto sintetizza il testo della seconda lettera ai Corinzi, riferimento scelto per la preghiera comune. Hanno riflettuto e pregato insieme su questi versetti, per preparare questi giorni in particolare e l’intero anno di preghiera comune, il Pontifício Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e la Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese.
I giorni consueti per vivere la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, sono tradizionalmente dal 18 al 25 gennaio, settimana scelta e voluta fin dal 1908 dal Reverendo Paul Wattson, perché comprendeva la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo. A nessuno sfugge la forza simbolica di questo riferimento agli apostoli. Pietro che per primo ha confessato la fede, Paolo che ha portato la fede ai confini del mondo.
Affidiamo questa importante settimana e l’intero cammino ecumenico a Pietro; è stato un uomo debole, che ha tradito il Signore nel momento più importante, ma la sincerità, la profondità, la totale gratuità del suo amore gli hanno meritato dal Risorto stesso di confermare i suoi fratelli e sorelle nella fede.
Affidiamoci anche a Paolo; è stato un violento persecutore dei cristiani nel suo passato, ma ha sperimentato la forza della tenerezza di Cristo sentendosi amato da Lui fin dal seno materno.
Amare e sentirsi amati, è la scelta ecumenica fondamentale che supera ogni debolezza e relativizza ogni ferita della storia, in un cammino verso la piena unità che ha sicuramente più futuro che passato.
Gli otto giorni
Il testo 2 Corinzi 5, 14-20, scandisce la preghiera degli otto giorni, che sviluppa alcuni degli spunti teologici dei singoli versetti, come segue:
Primo Giorno: | Uno morì per tutti | |
Secondo Giorno: | Vivere non più per se stessi | |
Terzo Giorno: | Non considerare più nessuno con i criteri di questo mondo | |
Quarto Giorno: | Le cose vecchie sono passate | |
Quinto Giorno: | Tutto è diventato nuovo | |
Sesto Giorno: | Dio ha riconciliato il mondo con sé | |
Settimo Giorno: | L’annunzio della riconciliazione | |
Ottavo Giorno: | Riconciliàti con Dio |