Afferma il vangelo circa Giuseppe:«poiché era uomo giusto» (Mt 1,19) .
Prima di tutto Giuseppe era un uomo; con la sua fede, e con i suoi dubbi, con il suo amore e con il suo timore. Giuseppe non è giusto perché rispetta la legge ( che gli avrebbe consentito di ripudiare Maria) ma è «giusto» perché supera la legge e si inoltra nei sentieri dell’amore. Giuseppe è “giusto” perché ama Maria e crede nel progetto di Dio. Giuseppe realizza in sé ciò che dice il Salmo: «Beato l’uomo che teme il Signore, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, buono, misericordioso e giusto. Il giusto sarà sempre ricordato (cf Sal 112/111, 1.3-4.6).
Noi abbiamo bisogno di questa giustizia, non la giustizia della legge, ma la giustizia come virtù, una delle quattro «virtù cardinali» insieme alla prudenza, la fortezza e la temperanza. Noi abbiamo anche bisogno di uomini e donne come Giuseppe ; persone di fede, di speranza e di carità. Queste tre parole non si possono dire separatamente, perché sono una sola parola. Se io separo la fede dalla speranza o la fede dalla carità,compio una divisione indebita. Abbiamo avuto nella storia,anche la nostra storia contemporanea, uomini di fede senza speranza che hanno combattuto ogni innovazione, ogni attesa dei poveri, in nome della loro fede. Abbiamo avuto uomini di grande fede senza carità che hanno ammazzato gli uomini per la loro fede. Non separiamo ciò che Dio ha unito! Come ha fatto Giuseppe uomo giusto.