don Enrico Ghezzi
“Il verbo si è fatto carne” dice l’apostolo Giovanni. Dio si fa carne perché si sente in “debito” con gli uomini. Le sue creature sono sottoposte al male, al dolore, alla sofferenza, fino alla morte.
Dio vuol rendesi solidale con questa creatura che paga un debito duro senza averlo personalmente contratto, se non all’inizio.
Il Verbo allora, Dio stesso, diventa uomo come noi, diventa la nostra carne. E’ come se Dio dicesse: “voglio partecipare anch’io a quello che l’uomo sopporta, gli sono debitore, del dolore”.
Dio, provando la carnalità, ci riserva una incredibile sorpresa: in lui uomo crocifisso e risorto, ci raggiunge con la risurrezione di questo nostro corpo. Il Primogenito dei risorti, come ricorda San Paolo, inizia la creazione nuova, un nuovo Eden, a riparo dal peccato di Adamo.