Nell’Udienza Generale di oggi nell’Aula Paolo VI, il Papa ha incentrato la sua riflessione sul Viaggio Apostolico negli Emirati Arabi Uniti che si è concluso ieri.
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Durante la catechesi, il Santo Padre ha commentato il significato del momento saliente al Founder’s Memorial di Abu Dhabi: “[…]Io e il Grande Imam di Al-Azhar abbiamo firmato il Documento sulla Fratellanza Umana, nel quale insieme affermiamo la comune vocazione di tutti gli uomini e le donne ad essere fratelli in quanto figli e figlie di Dio, condanniamo ogni forma di violenza, specialmente quella rivestita di motivazioni religiose, e ci impegniamo a diffondere nel mondo i valori autentici e la pace”.
Un Documento, sottolinea Papa Francesco, che sarà studiato nelle scuole e approfondito negli ambiti culturali dei vari paesi del mondo: “[…] Abbiamo voluto dare un ulteriore segno, chiaro e deciso, che invece è possibile incontrarsi, è possibile rispettarsi e dialogare, e che – ha aggiunto Francesco al discorso finale – pur nella diversità delle culture e delle tradizioni, il mondo cristiano e quello islamico apprezzano e tutelano valori comuni: la vita, la famiglia, il senso religioso, l’onore per gli anziani, l’educazione dei giovani, e altri ancora”.
A nessuno può sfuggire la portata storica di questo Documento che, come ha affermato ieri il Papa nel dialogo con i giornalisti sul volo di ritorno dagli Emirati Arabi Uniti, è sulla scia del Concilio Vaticano II e sottolinea sempre di più le religioni anche come strumenti a servizio dell’uomo e della pace.
Recentemente la Chiesa cattolica aveva già affermato che la fraternità è la nuova frontiera del cristianesimo nella lettera del Santo Padre “Humana communitas”.