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"C'è un solo modo di vedere le cose finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" – "There is only one way to see things, until someone shows us how to look at them with different eyes" (Picasso) – "人观察事物的方式只有一种,除非有人让我们学会怎样以不同的眼光看世界" (毕加索)

Gesù è risorto! La Settimana di Pasqua nella nostra parrocchia

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Monica Romano

Come ogni anno, la Settimana Santa è stata molto intensa. Tanto lavoro per organizzare le varie celebrazioni e i momenti di preghiera, le confessioni, la benedizione delle case, ma anche molti momenti di preghiera e raccoglimento, soprattutto la Domenica delle Palme e durante i giorni del Triduo. Ripercorriamo con questo post, accompagnato da una galleria fotografica, questa intensa settimana vissuta nella comunità di Santa Maria ai Monti, nella Diocesi di Roma.

Domenica delle Palme

Come da tradizione, la Messa solenne della Domenica delle Palme si è celebrata la mattina alle ore 11. Ci si riunisce prima nella piazzetta di Monti, dove si legge il passo sull’entrata di Gesù a Gerusalemme e si benedicono le palme insieme alla comunità cattolica ucraina, che per quell’ora ha terminato la Messa, mentre noi dobbiamo ancora iniziarla. Don Francesco, Mons. Guido Mazzotta, e Don Ivan (parroco degli ucraini) benedicono le palme, insieme ai Fratelli Ortodossi della Georgia, cui la Diocesi di Roma ha affidato una rettoria vicino alla nostra parrocchia. Quest’anno questo momento è stato ancora più ecumenico perché era presente anche un rappresentante di una comunità svedese riformata, il mio amico Fredrik Fallman, sinologo, professore all’Università di Göteborg.

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Dopo la benedizione delle palme, la breve processione si è avviata verso la chiesa per la celebrazione della Messa, intonando il canto “Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor”. La chiesa era gremita e la Messa è stata animata dal coro, quest’anno allargato dal prezioso contributo delle suore che gestiscono l’emporio per i poveri e due ragazze cinesi, Cristina e Sofia, che studiano al Conservatorio di Santa Cecilia. Anche le Messe della sera hanno registrato una notevole partecipazione popolare.

Giovedì Santo

I preparativi per il Giovedì Santo sono iniziati già martedì alle 4 del mattino, con don Francesco e le suore che sono andati al mercato dei fiori per preparare le composizioni floreali e allestire l’Altare della Reposizione. Il mercoledì pomeriggio, le suore hanno preparato delle splendide composizioni floreali – cui se ne sono aggiunte altre regalate da una generosa donatrice della parrocchia e tutte le piante fiorite bianche portate dai parrocchiani – che abbiamo disposto nell’Altare della Reposizione il giovedì mattina, mentre don Francesco partecipava alla Messa crismale presieduta da Papa Francesco. Ci sono volute come sempre diverse ore e abbiamo concluso nel primo pomeriggio. Oltre i fiori, abbiamo disposto anche il pane, l’uva e la stola – a ricordare l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio ministeriale di cui si fa memoria il Giovedì Santo.

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La Messa in Coena Domini è iniziata alle 19:30 – una mezz’ora dopo la Messa serale essendo giorno lavorativo, per favorire la partecipazione. Hanno concelebrato con Don Francesco, Don Ermanno e Don Guido, che aiutano in parrocchia e alcuni religiosi delle rettore vicine. Diversi bambini del catechismo hanno servito come ministranti. La chiesa era talmente piena che diverse persone hanno dovuto trovare vari stratagemmi per potersi sedere – come mettersi dietro al coro. Hanno letto le letture Gigi Accattoli, il nostro “vaticanista parrocchiano”, e in rappresentanza dei “giovani adulti” Anna Maria, mentre la Dottoressa Flaminia Giovanelli, Sottosegretario del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale, ha letto le preghiere dei fedeli. Don Francesco ha presieduto la lavanda dei piedi per la quale aveva scelto una decina di parrocchiani tra donne, anziani e bambini.

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Alla fine della Messa, accompagnata dal Pange Lingua, la processione ha portato l’Eucarestia all’Altare della Reposizione, per iniziare l’adorazione notturna, che si è protratta fino a dopo la mezzanotte, mentre Don Francesco era a disposizione per le confessioni.

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Dopo la Messa e una sosta di preghiera in parrocchia, mia madre e mia zia sono andate a fare il tradizionale giro delle chiese per il centro di Roma e pellegrinaggio per pregare all’Altare della Reposizione. Hanno così documentato con delle foto la bellezza delle decorazioni floreali di alcune delle stupende chiese di Roma – la Basilica di Santa Cecilia, San Francesco a Ripa e Santa Maria dell’Orto.

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Venerdì Santo

La mattina del Venerdì Santo l’Altare della Reposizione è rimasto allestito per consentire alle persone, soprattutto agli anziani che non erano potuti rimanere la sera precedente, di continuare l’adorazione eucaristica, anche se in forma non solenne. Alle 15, ora della morte di Gesù, si è svolta la Via Crucis in parrocchia, e alle 19:30 la solenne Liturgia della Croce. La processione è entrata in chiesa in silenzio e don Francesco quale celebrante principale si è prostrato di fronte al Tabernacolo vuoto e all’Altare spoglio. Hanno concelebrato Don Ermanno, Don Guido e alcuni religiosi delle rettore vicine. Anche questa sera la chiesa era gremita e la gente ha presenziato con grande partecipazione, soprattutto al momento della Lettura del Passio e dell’adorazione della Croce. Hanno letto Stefania Falasca, giornalista di Avvenire, e Francesco Rui Zhang, giovane cinese della nostra parrocchia. Don Francesco ha letto la Preghiera Universale della Chiesa.

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Subito dopo la Messa alcuni di noi sono corsi al Colosseo per la Via Crucis presieduta da Papa Francesco. Com’è noto, la zona era blindatissima ed essendo noi in lieve ritardo dovuto al protrarsi della Liturgia della Croce in parrocchia fino alle 21 passate, ci siamo messi su una strada laterale dalla quale vedevamo la croce illuminata dalle fiaccole del Colosseo. Non potevamo sentire bene le parole dei lettori e poi del Papa, ma abbiamo potuto seguire dal cellulare in diretta streaming.

 

Sabato Santo

Il Sabato è la giornata del grande silenzio. La mattina fino al primo pomeriggio la chiesa – spoglia – è rimasta aperta per la preghiera personale davanti alla Croce. Don Francesco era ancora a disposizione per le confessioni. Nel primo pomeriggio abbiamo iniziato i preparativi dell’Altare per la Messa di Pasqua. Abbiamo preso tutte le composizioni floreali e le piante fiorite che erano state allestite per il Giovedì Santo e le abbiamo sistemate per decorare l’Altare centrale, il Tabernacolo, e il Fonte Battesimale. Anche questo un grande lavoro, ma il risultato finale ci ha ripagato di tutta la fatica, oltre la gioia di aver contribuito a rendere più bello il luogo dove è riposto il Signore e per la celebrazione della Messa di Pasqua.

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La solenne Veglia Pasquale è iniziata alle ore 22 con la benedizione del fuoco e l’ingresso del cero pasquale – la Luce di Cristo – nella chiesa al buio. Don Francesco ha proclamato l’Exultet, l’annuncio della Pasqua, seguito dalla lunga Liturgia della Parola, che ha ripercorso la storia della salvezza. Tanti i lettori che si sono avvicendati – tutti parrocchiani, perché questa è davvero una festa di tutta la parrocchia. Il Coro ha intonato tutti i canti e cantato alcuni dei Salmi. Durante la Messa si è svolto anche il Battesimo di Lorenzo, che ha reso la festa ancora più bella. Don Francesco ha poi intonato le Litanie dei Santi, tra i quali gli ultimi Papi (San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II e il Beato Paolo VI), i Santi Martiri Cinesi (a significare la nostra comunione speciale con la Chiesa in Cina), e Santa Teresa di Calcutta e il Beato Gabriele Allegra, di cui conserviamo le reliquie in chiesa.

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Come si vede dalle foto, dal buio e la fioca luce all’inizio della celebrazione, siamo passati all’accensione delle candele al Canto del Gloria, fino all’illuminazione completa della Chiesa al momento dell’Alleluia, che non cantavamo dall’inizio della Quaresima. Aumentava la gioia man mano che celebravamo la memoria della Resurrezione di Cristo, mentre pregavamo i santi, rinnovavamo la promesse battesimali, pregavamo per Lorenzo, facevamo la Comunione e intonavamo il Regina Coeli e il canto finale ,”Resurrezione”. “Che gioia ci hai dato, Signore del Cielo, Signore del grande Universo” – così inizia il canto, che poi abbiamo “incrociato” dividendo il coro in due gruppi, per accompagnare la gente che usciva dalla lunga Veglia. Davvero, una grande gioia, una gioia che è di tutto il Popolo.

Author: ConAltriOcchi

"C'e' un solo modo di vedere le cose, finché qualcuno non ci mostra come guardare con altri occhi" (Picasso)

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